18/01/2020 - Circolo TT Molfetta, la Stella d’Oro suggella mezzo secolo di successi
Lo scorcio finale del 2020 è stato ricco di soddisfazioni per il Circolo Tennistavolo Molfetta, che ha ricevuto la Stella d’Oro al Merito Sportivo del CONI, dopo quelle di Bronzo nel 1989 e d’Argento nel 2001, e ha tagliato il traguardo dei 51 anni di vita societaria. La prima affiliazione alla GITeT risale al 19 dicembre 1969, ma il nome era Associazione ex-Liceali Europa Unita. Ci aiutano a ripercorrere le tappe di una storia intensa e ricca di sfumature Elvira Gattulli e Leonardo Scardigno, attuali presidente e direttore tecnico del club molfettese.
Ciao Elvira e Leonardo, la Stella d’Oro suggella nel modo migliore oltre mezzo secolo di successi?
«I riconoscimenti fanno sempre piacere, ma questo ha veramente un significato speciale, perché va meritato nel corso del tempo. Non sono molte le società di tutti gli sport, capaci di restare ai vertici per un periodo così lungo. Essendo noi un’entità molto radicata sul territorio, siamo rimasti molto legati anche al Premio Giosuè Poli, di cui siamo stati insigniti dal Panathlon International Club di Molfetta nel 1980 e nel 2000».
La vostra matrice iniziale era dunque liceale?
«A Molfetta alla fine degli anni ’60’ esisteva una spiccata tendenza da parte dei giovani a organizzarsi in associazioni. Il preside del Liceo Classico-Scientifico propose ai diplomati dell’anno scolastico 1966/1967 di fondarne una nuova denominata ex-Liceali Europa Unita, per svolgere un’attività culturale, ricreativa e sportiva. Dopo due anni in cui la pratica sportiva era di livello promozionale, il Consiglio Direttivo decise di orientarsi verso uno sbocco più agonistico e avvenne l’affiliazione alla Federazione. Siamo diventati Circolo Tennistavolo Molfetta nel 1970. Il presidente dell'epoca era Franco Gesmundo, il segretario era Manlio Memola e i consiglieri erano Antonio della Ratta Rinaldi, Mario Spaccavento e Domenico Valente. Dopo Gesmundo, rimasto in carica per nove mesi, nel tempo sono diventati presidenti della Ratta, Rinaldi, Memola e Valente (dal 2012 lo è Elvira Gattulli, ndr)».
Partendo dai campionati regionali, con il presidente Gesmundo capitano in occasione della prima promozione in serie C nazionale, l’ascesa fino ai vertici assoluti quanto è durata?
«Nella stagione 1979-1980 siamo arrivati in A2 con in campo il capitano Giovanni Abbattista, Ignazio Mazzola, Franco Caputo, Ciro Vena e Felice de Fazio, che l’anno successivo hanno conquistato l’accesso alla A1. La squadra poi è ridiscesa in A2 e, dopo un altro paio di anni in B1, è tornata in A2 nel 1987/1988, con Leonardo Scardigno, Abbattista e Donato Sanzio. Nel 1989 si decise di dare una svolta, per migliorare il livello tecnico del movimento, con l’ingaggio del primo storico cinese Yin Jihong, che è rimasto con noi fino al 1993, facendo squadra in A2 con Sanzio, Armando Incardona e Alessandro De Palma. Quando siamo scesi in B1, per due anni ha disputato la A1 con il Tennistavolo Lecce, per poi rientrare da noi».
Siete poi risaliti in A1?
«Certamente, nel 1999/2000, quando con Jang Feng, Dimitri Kriouschine, Ivan Moskaev, Armando Incardona e Giuseppe Del Rosso abbiamo ottenuto il migliore piazzamento della nostra storia, con il quinto posto. In quel periodo abbiamo partecipato per due volte alla ETTU Cup. La seconda volta abbiamo superato il girone e un ulteriore turno prima di essere eliminati dalla squadra russa di Mosca. Siamo stati nella massima serie fino al 2002 e in A2 fino al 2006. Abbiamo rifatto la seconda serie nel 2008/2009 con Cheng Siyuan, Alfonso Laghezza e Marco De Tullio, per poi ripartire dai campionati regionali».
Com’è stata l’attività a squadre femminile?
«Nel 1985 abbiamo creato il TT Respa Molfetta, che nel corso degli anni 2000 è stata protagonista di una serie di stagioni in A1. Abbiamo iniziato nel 2006/2007, con Wang Yu, Han Yan e Valentina Racanati mentre avevamo anche la seconda squadra in A2 con Wu Yan, Ileana Irrera, Rossella Scardigno e Viviana Racanati. Nel 2007/2008 in A1 ci siamo classificati terzi al termine della regular season e per la prima volta siamo andati ai playoff con Wang Yu, Tian Jing e Han Yan, eliminate in semifinale dalla Sandonatese. In A2 schieravamo Irrera, Wu Yan e Scardigno. Nel 2008/2009 Tian Jing, Han Yan e Wang Yu si sono ripetute al terzo posto e sono state eliminate nuovamente per mano della Sandonatese. In quell’anno abbiamo anche disputato la Champions League. Nel 2009/2010 Tian Jing, Wang Yu e Rossella Scardigno hanno centrato nuovamente la terza piazza e in semifinale hanno ceduto al Castel Goffredo. È stata l’ultima impresa. Nel 2010/2011 siamo retrocessi con Francesca Bufi, Daniela Francabandiera, Viviana Racanati e Rossella Scardigno e nel 2012 abbiamo chiuso la società, riportando il settore femminile nel CTT Molfetta».
Molfetta ha avuto anche un Centro Federale?
«Si, dal 1994 al 1998, Molfetta è stata la sede del Centro Interregionale di Alta Specializzazione, con direttore tecnico Leonardo Scardigno e allenatore Yin Yihong. Gli atleti, ammessi attraverso un bando, svolgevano attività di day-training e raduni residenziali».
Oggi quante squadre avete?
«Avremmo dovuto disputare la B2, con Paolo Incardona, Lorenzo Magarelli, Alessandro Antonio Salvemini e Andrea Scardigno, e la C1 con due compagini, una composta da Nicola Boffoli, Leopoldo Crocetta e Leonardo Scardigno e l’altra da Antonio De Bari, Francesco De Fazio e Giosuè Albino Stanzione, ma abbiamo rinunciato, perché a causa della situazione covid, abbiamo avuto alcuni atleti positivi mentre altri, a causa di lutti in famiglia causati dalla malattia, non se la sentivano di giocare. Faremo invece la B femminile, con Sofia Episcopo, Sofia Minurri, Viviana Racanati e Laura Ricci, la A1 paralimpica, con Luca Fumarola e Lorenzo Magarelli, e la A2 Veterani con due team. Nei campionati regionali avremo una squadra in C2, una in D1 e due in D2».
Fra i paralimpici siete campioni in carica delle classi 6/10?
«Abbiamo conquistato il titolo italiano a Verona nel 2019 con Lorenzo Magarelli e Pietro Motolese, battendo in semifinale i detentori del Frandent Group Cus Torino e in finale il Gruppo Sportivo Villa Guardia. In quell’occasione ci siamo presi la rivincita nei confronti del Cus, che ci aveva superati nella finale nel 2018. L’attività paralimpica della società è comunque iniziata nel 2015 quando abbiamo partecipato per la prima volta ai Campionati Italiani di Torino con l’allora tredicenne Lorenzo Magarelli, che in quell'occasione ha ottenuto la medaglia d'argento nel singolare giovanile di classe 6/10 ed è entrato a far parte del team della Nazionale giovanile, disputando i Campionati Europei Paralimpici in Croazia. Lorenzo può vantare nel suo palmares sette argenti e un bronzo paralimpici in singolare, tre bronzi nel doppio paralimpico con Pietro Motolese e un bronzo nel doppio di quarta categoria, mentre Pietro Motolese ha ottenuto un argento e tre bronzi paralimpici nel singolare classe 9. Con la maglia della Nazionale Magarelli agli Europei Giovanili di Lahti, in Finlandia, del 2019 si è laureato campione a squadre di classe 9/10 con Lorenzo Cordua. Nella precedente edizione di Genova nel 2017 era stato oro in doppio , argento a squadre con Cordua e bronzo in singolare».
A proposito, anche il campo individuale è stato per voi un terreno di caccia molto florido.
«Le nostre medaglie hanno abbracciato tutto il periodo del Circolo TT Molfetta e del TT Respa, dal momento che le prime sono state nel 1971/1972 i bronzi nel doppio Allieve di Giulia Valente e Antonia Zaza e di Elvira Gattulli e Porzia Mastropietro e le ultime nel 2018/2019 proprio gli argenti di Lorenzo Magarelli nei singolari giovanile 6/10 e di classe 10 assoluta, il bronzo nel doppio classe 6/10 con Pietro Motolese, il bronzo, in coppia con Andrea Scardigno, nel doppio di quarta categoria e l’argento di Motolese nel singolare di classe 9. I nostri titoli italiani sono stati in tutto 12: nel 1994, con Armando Incardona e Roberto Minervini nel doppio di terza categoria, nel 1997 con Donato Sanzio nel misto Over 40 con Maria Antonietta Valente (TT Terni), nel 1999 con Vincenzo Sanzio e Rossella Scardigno nel doppio Giovanissimi, nel 2000 di Rossella Scardigno e Mariangela Altomare nel doppio Giovanissime, nel 2002 di Vincenzo Sanzio nel singolare Allievi e di Valentina Racanati nel singolare di quarta categoria, nel 2003 di Rossella Scardigno nel singolare Allieve e con Valentina Racanati nel doppio di terza categoria, nel 2004 di Vincenzo Sanzio nel singolare Allievi e con Rossella Scardigno nel misto Allievi, nel 2015 di Jamila Laurenti nel singolare Ragazze e nel 2016 di Ana Brzan e Francesca Avesani nel doppio Over 40. A squadre giovanili i successi sono stati due: nel 2000 fra le Giovanissime e nel 2002 fra le Ragazze con Rossella Scardigno e Mariangela Altomare».
Chi altri dei vostri atleti è salito sul podio tricolore?
«Sono stati Gianluca Abbaticchio, Nicolò Altomare, Vito Altomare, Anna Angione, Francesco Caputo, Roberto De Trizio, Giuseppe Del Rosso, Paolo Incardona, Ileana Irrera, Luca La Forgia, Alfonso Laghezza, Domenico Lepore, Ignazio Mazzola, Federico Puglisi, Viviana Racanati, Iolanda Sanzio e Tian Jing».
La vostra storia è stata anche caratterizzata dall’organizzazione d’importanti eventi nazionali e internazionali.
«In ambito internazionale abbiamo ospitato nel 1982 le finali della Coppa delle Fiere maschile e femminile, nel 1983 e 1985 le amichevoli fra il Circolo TT Molfetta e la Repubblica del Montenegro e nel 1989 quella contro la Cina, gli incontri di Lega Europea dell’Italia contro il Belgio nel 1988, la Grecia nel 1999, e la Croazia nel 2000, il triangolare amichevole fra Cina, Urss e Italia nel 1991, il match di ETTU Cup fra il CTT Molfetta e il TTC Feyenoord nel 2000, il 21° Top 12 Europeo Junior nel 2005, il 7° Mediterranean Championship, con la partecipazione delle rappresentative nazionali giovanili di Francia, Portogallo, Croazia, Libano, Principato di Monaco, San Marino ed Italia, nel 2006. Le principali manifestazioni nazionali organizzate sono state il Torneo "Coppa Foemina" e il Campionato Italiano Amatori nel 1984, i Campionati Italiani Assoluti, di seconda categoria e juniores nel 1986, ben 16 edizioni del Torneo Nazionale "Città di Molfetta", i Campionati Italiani Assoluti e di seconda Categoria del 2004, il Torneo Nazionale Veterani nel 2007, il Torneo Nazionale Assoluto e di seconda categoria nel 2008, il Torneo Nazionale di terza categoria nel 2009, gli Assoluti del 2015 e la Coppa delle Regioni dal 2003 al 2019».
Chi sono oggi i vostri giovani migliori?
«Il classe 2003 Andrea Scardigno è il n. 17 nella classifica nazionale Juniores e il n. 1 in Puglia e il classe 2002 Lorenzo Magarelli il n. 5 nella classifica nazionale paralimpica classe 6/10. Scendendo di settore, il classe 2011 Andrea Bassi è il n. 2 dei Giovanissimi in Regione. Nel settore femminile Sofia Episcopo, che si è appena tesserata con noi, è la n. 2 delle Giovanissime in Italia e la n. 1 in Regione. Anche l’altra new entry Sofia Minurri è seconda fra le Ragazze a livello nazionale e prima regionale. Abbiamo poi un gruppetto di dieci bambini e bambine che gioca da poco e che promette bene. Vedremo in futuro se qualcuno sboccerà».
Leonardo, chi compone lo staff tecnico?
«Io sono il direttore tecnico e ho il patentino di maestro. Con me collaborano Gianluca Abbaticchio, che è tecnico di secondo livello, e Paolo Incardona, tecnico di base. Mi occupo degli agonisti, dei paralimpici e dei giovani d’interesse nazionale con Abbaticchio, mentre Incardona segue i corsi di avviamento. Il nostro preparatore atletico è Antonio Fiorentino, laureato in Scienze Motorie e anche tecnico di primo livello. Da tre anni ci alleniamo al Palazzetto Giosuè Poli, dal lunedì al venerdì dalle ore 17 alle 21,30. Qualche mattina organizziamo i corsi per gli anziani. Complessivamente i nostri tesserati sono 35».
Elvira, chi coadiuva con te nel Consiglio?
«Il mio vice è Giuseppe Francabandiera e i consiglieri sono Leopoldo Crocetta e Nicola Boffoli. Il segretario è Paolo Incardona».
Svolgete anche attività nelle scuole?
«Negli ultimi due anni abbiamo aderito ai progetti federali “Racchette di Classe” e “Racchette in Classe”. Alessandro Salvemini si è occupato di effettuare delle lezioni in orario curriculare nelle classi terze, quarte e quinte delle tre scuole elementari cittadine. Nel 2020 gli allievi avrebbero dovuto cominciare a frequentare la nostra palestra, ma la pandemia ha fatto saltare tutti i nostri programmi. A Molfetta il tennistavolo è una presenza ormai consolidata e la partecipazione ai nostri eventi è sempre molto numerosa. Un ricordo indelebile rimarrà il Palazzetto dello sport quasi completamente esaurito in occasione degli Assoluti del 2015. Questo tipo di considerazione e apprezzamento nei confronti del nostro sport, oltre alla tradizione sportiva che ci contradistingue, ci facilita nell'approccio ai più giovani rispetto ad altre realtà».
Che valutazione date del progetto Scuole di Tennistavolo?
«Molto positiva, perché pone al centro dell’attenzione le società, con l’obiettivo di valorizzarle. Naturalmente ognuna deve darsi da fare per migliorare la propria organizzazione ed essere in grado di offrire un servizio di assoluta professionalità ai propri utenti. Ciò che ci auguriamo è che tutte le Scuole siano disponibili a collaborare e a confrontarsi, consentendo ai propri tecnici d’incontrarsi e di scambiarsi le rispettive esperienze. I momenti di condivisione sono fondamentali per perseguire un obiettivo comune».